Video-Critica di Lorenza Miretti
GALLERIA ESPOSITORI
Commenti a cura di Lorenza Miretti e Irma Fiorentini
Paola Alboni
Al centro figure femminili in bianco e nero che si stagliano su un fondo neutro e agli angoli il trionfo colorato di fiori e foglie. Chi è il vero protagonista? Il vizio e la virtù propri del genere umano o l'indifferente candore della natura?
Mario Ambrosini
Poliedrico, colorato, grafico, dirompente, mai fedele ad un unico stilema, ad una sola tecnica. I suoi quadri sono racconti di stati d'animo, o forse di altro ancora ... ma cosa importa. Ciò che conta è osservare, e lasciarsi condurre tra le righe dipinte delle sue storie.
Grazia Barbieri
A chi mi domanderà "ma l'iperrealismo non c'è già stato?", io risponderò che "in Pittura c'è già stato tutto, per questo è così difficile aggiungere valore al vasto mondo dell'Arte ... ma lei può farlo".
Irma Fiorentini
Catia Bersanetti
Catia Bersanetti è tra i pochi audaci artisti che si destreggiano nella complessa tecnica di pittura su vetro. Le sue immagini, quasi cinematografiche, diffondono una luce anomala, un'atmosfera fredda ma avvolgente, decorativa al limite del design.
Gian Paola Degli Esposti
L'opera è un "doppio" in colore e materia: bianco e nero, spessore e silhouette, figura reale e ombra. La donna è sdoppiata nella sua parte oscura oppure ci troviamo di fronte a due persone distinte? E in questo caso cosa sta accadendo? Le molteplici chiavi di lettura sono una caratteristica costante nelle opere di Gian Paola Degli Esposti.
Simonetta Farnesi
Una copista di talento non comune che riesce a tradurre la pittura ad olio in disegno a gessetti. Ed è proprio dall'osservazione della figura classica e dell'arte del passato che prendono forma nuove posture, nuovi intrecci, un nuovo linguaggio della sensualità.
Marco Froner
Marco Froner, che ci ha abituato da anni ai suoi dipinti naturalistici di forte spessore materico, qui ci sorprende con un'eterea figura femminile tra l'innocenza e la malizia. Un disegno dai tratti rapidi, quasi uno studio, che ci ricorda la tradizione accademica del passato.
Anna Gallerani
Il trittico verticale è avvolto da un atmosfera sospesa e da un senso di quiete. Il tempo è scandito in tre momenti, ma nulla accade veramente. "Assenze", recita il titolo, ma in quale mondo non esistono Vizi né Virtù? In quello reale o nel mondo creativo di Anna Gallerani?
Patrizia Gambari
L'attenzione al reale, unita al messaggio e alla ricerca della precisa sensazione da trasmettere, si fondono dando luogo ad una metamorfosi del corpo umano in cui le mani sono protagoniste. Mani che probabilmente sono metafora del nostro agire.
Ludmila Giadoukian
Il cerchio, simbolo di perfezione, unione e armonia, è al contempo metafora dello spirito e dell'anima. In questi raffinatissimi disegni di Ludmila Giadoukian troviamo dapprima il sacro ciclo della vita, con lo sguardo divino che osserva dal centro il susseguirsi delle generazioni ad opera del supremo e virtuoso miracolo della maternità. All'opposto, nella seconda opera, il vizio della vanità, orpello tipicamente femminile nella società attuale, forse divenuto tristemente funzionale al primo ciclo.
Francesca Guariso
Colori saturi e pennellate senza rimpianto, contorni netti, pose spinte all'estremo, espressioni del volto esasperate o volti privi di espressione. Francesca Guariso fa propria la lezione della Pop Art esplorando e rimaneggiando un genere sempre più attuale.
Maria Cristina Martinelli
Giochi di luce e ombra che evocano mistero, un figurativismo non fotografico che cerca l'indefinito leopardiano da cui nasce vera poesia. Questa la magia nei dipinti di Maria Cristina Martinelli.
Ivo Morisi
Quadri come diari, pieni di immagini tra l'infantile e il simbolico. Ivo Morisi è un cantastorie moderno, il cui messaggio filosofico mette al centro del racconto il pensiero creativo dell'uomo e il suo rapporto con l'universo.
Luciano Russo
La pennellata impressionista unita all'uso armonico delle tinte ci rimanderebbe allo stile tradizionale ottocentesco, se non fosse per i colori neutri, terrosi, e per gli sguardi intensi ed inquieti, così diversi dalla spensieratezza degli albori della "belle époque", e così simili agli sguardi di oggi.
Rosella Treossi
La pittura "analogica" di Rosella Treossi si addentra nei meandri della psiche umana attraverso una rappresentazione fatta di archetipi, simbologia del colore e una gestualità spiraliforme, metafora di espansione, crescita e sviluppo.